Tendinopatie

Che cosa sono le tendinopatie

Per tendinopatia si intende una condizione clinica caratterizzata da dolore, gonfiore e limitazione funzionale del tendine e delle strutture adiacenti. Tale termine è attualmente preferito al termine tendinite che è stato utilizzato in passato per descrivere il processo infiammatorio a carico delle strutture tendinee. Quando invece la componente flogistica è scarsa o assente, associata alla perdita della normale architettura fibrillare del tendine, all’iper-cellularità, all’iper-vascolarizzazione, all’aumento dei proteoglicani e del collagene di tipo III, si utilizzava il termine tendinosi. Tuttavia, essendo la diagnosi differenziale tra tendinite e tendinosi possibile in teoria solo attraverso analisi istologica, ad oggi si preferisce usare il termine “ombrello” tendinopatia.

Epidemiologia

Le malattie dei tendini hanno una prevalenza circa di 18 casi per 1000 abitanti . Tuttavia, bisogna considerare che i dati epidemiologici sottostimano l’entità del problema in quanto molti pazienti non si rivolgono al medico.

Cause e fattori di rischio

I fattori responsabili della tendinopatia possono essere estrinseci ed intrinseci. Tra i primi riconosciamo nel gesto tecnico sportivo (circa il 50% di tutti gli infortuni sportivi è secondario al sovraccarico), l’inadeguato equipaggiamento, condizioni ambientali sfavorevoli (bassa temperatura). Tra i fattori intrinseci si annoverano le malattie internistico-metaboliche (obesità, diabete, ipertensione, iperlipidemia), malattie del collagene (lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide ecc.), insufficienza renale cronica, malattie endocrine (ipertiroidismo, iperparatiroidismo), farmaci (fluorochinolonici, ciprofloxacina, cortisonici, statine).

Gestione delle tendinopatie

Negli ultimi anni la ricerca scientifica relativa alla gestione delle tendinopatie ha trovato crescente interesse. Infatti, l’aumentato numero di sportivi, sia a livello agonistico che amatoriale, ha spinto ulteriormente la ricerca medica a trovare soluzioni terapeutiche innovative, anche perché il mancato riconoscimento e l’inadeguato trattamento di queste condizioni patologiche, possono portare ad uno stato di significativa disabilità e ad un allungamento dei tempi di recupero. Tuttavia allo stato attuale, il trattamento delle tendinopatie, sia conservativo che chirurgico, è spesso empirico e la ricerca di nuovi protocolli rappresenta una vera e propria sfida.

I vari tipi di tendinopatie

Fra i tendini più vulnerabili si annoverano quelli della cuffia dei rotatori, il tendine rotuleo, il tendine d’Achille, i tendini del gomito, e i tendini degli hamstring (semimembranoso, semitendinoso e bicipite femorale).

Per approfondire l'argomento

Per approfondire l’argomento leggi il relativo capitolo sul libro “Le Linee guida, buone pratiche ed evidenze scientifiche in Medicina Fisica e Riabilitativa – Primo Volume”.

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